L’incontro con Opus Personae ha fatto nascere una serie di laboratori teatrali che hanno coinvolto, anno dopo anno, numerose donne dell’associazione.
Un modo per dare spazio alla creatività, al linguaggio non verbale, al linguaggio del corpo e alla voce, ai ricordi e alla memoria. Raccontarsi attraverso il teatro significa affrontare un lavoro di gruppo fatto di incontro e scontro, di confronto e riflessione, di creatività e divertimento. Significa porre al centro il sapere delle donne per creare un contenitore dove riconoscersi, per creare un luogo fra identità e cultura, attento alla relazione e capace di abbattere muri e di valicare frontiere.
“Mi piace riferirmi ad un uomo di teatro, Jerzy Grotowsky, che alla domanda: “ Ma il teatro è necessario?” risponde: “Non è il teatro che è necessario, ma assolutamente qualcos’altro: superare le frontiere fra me e te.” ci ricorda Cesi Barazzi, la conduttrice dei laboratori.
Nel 2013 il laboratorio ha approfondito i temi e i personaggi femminili della tragedia greca per capire quanto il mito rimanga sempre attuale e ci riguardi sempre. Un invito ad indagarne le persone (i personaggi come Antigone, Medea ed Elettra), gettando una luce, la nostra, alla ricerca delle molteplici connessioni per ritrovare il nostro e il loro “luogo” nelle rete del tempo.
La proposta di quest’anno è un viaggio nella terra del mito, attraverso l’esperienza delle donne del gruppo Lab Teatro: i temi sono quelli legati all’incontro e alla conoscenza delle personagge delle tragedie greche.
Se sei interessata e vuoi saperne di più, scrivici all’indirizzo assodadonna@gmail.com